La tecnologia è neutrale?
La tecnologia non è neutra, ecco perché educazione e norme devono tornare centrali
Per anni, i titani del web ci hanno fatto credere che mercato e tecnologia potessero essere gli unici strumenti di “regolazione” della società. Ora sono loro stessi a chiedere aiuto alla società per “frenare” o per “regolare” quello che hanno creato. Vediamo perché questo risveglio delle coscienze lascia ben sperare.
La tecnologia può senza dubbio aiutare gli uomini in molti compiti gravosi, ma quando arriviamo a delegare alle macchine non solo “decisioni” algoritmiche (quindi calcolabili) ma anche “scelte” che richiedono giudizio, buon senso, equilibrio, prudenza, saggezza, ecco che i rischi legati all’automazione delle scelte (soprattutto quelle life critical) inevitabilmente aumentano.
Se ne stanno accorgendo anche le maggiori web company americane – Facebook e Google in primis – che iniziano a chiedere aiuto alla società per “frenare” o per “regolare” quello che hanno creato, dopo anni di pressione affinché il mercato e la tecnologia fossero lasciati quali unici strumenti di “regolazione” della società, trascurando e svalutando completamente le altre due dimensioni fondamentali per la vita democratica: l’educazione e le norme (Lessig, 1999).
Cerchiamo allora di capire se, sulla base di questi presupposti, si può sperare che il ruolo delle norme e dell’educazione ritornino ad essere centrali per le future generazioni.